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VENORUTON 30CPR RIV 500MG

VENORUTON 30CPR RIV 500MG

€ 16,50

VENORUTON Sostanze capillaroprotettrici, bioflavonoidi. Questo farmaco da 1000 mg polvere. Una bustina contiene: oxerutina 100 0 mg. Questo farmaco da 500 mg compresse rivestite. Una compressa cont iene: oxerutina 500 mg. Questo farmaco da 2% gel. 100 g di gel conteng ono: oxerutina 2 g. Questo medicinale da 1000 mg polvere: mannitolo saccarina sodica aci do citrico monoidrato. Questo medicinale da 500 mg compresse rivestite : poliacrilato dispersione 30 per cento talco magnesio stearato mac rogoli copovidone giallo tramonto lacca alluminio (E 110) titanio d iossido. Questo medicinale da 2% gel per uso cutaneo: carbomeri sodio idrossido disodio edetato benzalconio cloruro acqua depurata. Questo farmaco e' indicato nel trattamento dei sintomi correlati all'i nsufficienza venosa stati di fragilita' capillare. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Questo farmaco da 1000 mg polvere: da 2 a 3 bustine al giorno, a secon da della gravita' del sintomo. Il contenuto di ogni bustina di polvere va sciolto accuratamente in un po' d'acqua e assunto prima o durante i pasti, anche nell'insufficienza venosa del plesso emorroidario. Ques to medicinale da 500 mg compresse rivestite: 2 - 3 compresse al giorno . Le compresse vanno ingerite intere con un po' d'acqua, senza mastica re, prima o durante i pasti, anche nell'insufficienza venosa del pless o emorroidario. Questo farmaco da 2% gel per uso cutaneo: applicare un adeguato quantitativo di gel sia sulla zona interessata al disturbo c he sulle aree circostanti, 2 volte al giorno (mattino e sera). Massagg iare leggermente per far penetrare il medicinale fino all'assorbimento completo, cioe' finche' non si sente al contatto delle mani che la pe lle e' asciutta. Non superare le dosi consigliate. Usare solo per brev i periodo di trattamento. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la co nservazione. I pazienti che soffrono di edemi agli arti inferiori dovuti a malattie cardiache, renali o epatiche non devono assumere questo farmaco poich e' l'effetto di questo medicinale non e' dimostrato in queste indicazi oni. Popolazione pediatrica: l'impiego di questo farmaco non e' raccom andato nei bambini. Questo medicinale in gel: l'uso, specie se prolung ato, dei prodotti da applicare sulla cute puo' dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento e rivolgersi al proprio medico per istituire una terapia idonea. Info rmazioni importanti su alcuni eccipienti: questo farmaco da 500 mg com presse rivestite con film contiene giallo tramonto lacca alluminio (E 110) che puo' causare reazioni allergiche. Questo medicinale in gel co ntiene benzalconio cloruro che e' irritante. Puo' causare reazioni cut anee locali. Ad oggi non e' stata riportata alcuna specifica interazione dell'oxeru tina con altri medicinali. I dati in vitro su una possibile modulazion e dell'attivita' del CYP3A da parte dei componenti dell'oxerutina (que rcetina e rutina presenti in tracce) sono discordanti. Questo farmaco in gel: nessuna interazione con medicinali e' stata riportata. Questo farmaco in formulazioni orali. Riassunto del profilo di sicurez za: questo farmaco puo' causare in rari casi effetti indesiderati gast rointestinali o reazioni cutanee quali disturbi gastrointestinali, fla tulenza, diarrea, dolore addominale, disturbi allo stomaco, dispepsia, rash, prurito o orticaria. Molto rara e' la comparsa di vertigini, ma l di testa, vampate di calore, stanchezza o reazioni di ipersensibilit a' come reazioni anafilattoidi. Riassunto delle reazioni avverse: gli effetti indesiderati sono elencati di seguito mediante la classificazi one per sistemi organi e frequenza. Le frequenze sono definite come: m olto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10) non comune (>= 1/1. 000 a < 1/100) raro (>= 1/10.000 a < 1.000) molto raro (< 1/10.000), o non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effett i indesiderati sono indicati in ordine decrescente di gravita'. Distur bi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni anafilattoidi, reazio ni di ipersensibilitÇ?¶ÿ. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capo giri, mal di testa. Patologie vascolari. Molto raro: vampate. Patologi e gastrointestinali. Disturbi gastrointestinali, flatulenza, diarrea, dolore addominale, disturbi allo stomaco, dispepsia. Patologie della c ute e del tessuto sottocutaneo. Raro: rash, prurito, orticaria. Patolo gie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Mo lto raro: stanchezza. Questo farmaco in gel. Riassunto del profilo di sicurezza: questo medicinale in gel e' ben tollerato. Sono stati osser vati rari casi di sensibilizzazione con comparsa di reazioni cutanee. Tali sintomi scompaiono con l'interruzione del trattamento. Segnalazio ne delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avv erse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e ' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiest o di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov. it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazioneavversa. Gravidanza: la sicurezza del farmaco in gravidanza non e' stata determ inata, pertanto non e' raccomandato in gravidanza. Allattamento: negli studi su animali, sono state trovate tracce di oxerutina nel latte ma terno. Si presume che le piccole quantita' di oxerutina che passano ne l latte materno possono essere considerate senza rilevanza clinica per l'uomo. Fertilita': gli studi su animali non hanno evidenziato effett i sulla fertilita' dopo somministrazione di oxerutina.

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LISOMUCIL TOSSE MUC ADSCIR5%

LISOMUCIL TOSSE MUC ADSCIR5%

€ 11,50

LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO 750 MG/15 ML SCIROPPO Apparato respiratorio, mucolitici. 1 ml di sciroppo contiene principio attivo: carbocisteina 50 mg. Ecci pienti con effetti noti sciroppo con zucchero: saccarosio, metile par aidrossibenzoato (E218), elisir aromatico (etanolo 82%). Sciroppo senz a zucchero: metile paraidrossibenzoato, sodio. Per l'elenco completo d egli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciroppo con zucchero: saccarosio, metile p araidrossibenzoato, polvere di caramello, elisir aromatico (etanolo 82 %), essenza di cannella, sodio idrossido, acqua depurata. LISOMUCIL TO SSE MUCOLITICO sciroppo senza zucchero: glicerolo, idrossietilcellulos a, saccarina sodica, metile paraidrossibenzoato sodico, polvere di car amello, aromatizzante, sodio idrossido, acqua depurata. Terapia sintomatica delle affezioni dell'apparato respiratorio accompa gnate da tosse e catarro nell'adulto. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti, elencati al paragrafo 6.1. Ulcera attiva gastroduodenale. Gravidan za e allattamento. Bambini e adolescenti. La posologia raccomandata e' la seguente: 1 misurino dosatore o 1 cucc hiaio (15 ml di prodotto pari a 750 mg di carbocisteina) 3 volte al gi orno con un intervallo di 8 ore tra un'assunzione e l'altra. La durata massima raccomandata di trattamento e' di 5 giorni. Il trattamento pe r periodi piu' prolungati puo' essere effettuato, secondo giudizio del medico. LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciroppo con zucchero: conservare a tempera tura inferiore a 25 gradi C. LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciroppo senza zucchero: questo medicinale non richiede alcuna condizione di conserv azione. Sanguinamento gastrointestinale: sono stati riportati casi di sanguina mento gastrointestinale con l'uso di carbocisteina. Si raccomanda caut ela negli anziani, nei pazienti con una storia di ulcere gastroduodena li o nei pazienti che assumono farmaci concomitanti noti per aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. In caso di sanguinamen to gastrointestinale, i pazienti devono interrompere il trattamento co n carbocisteina. Pazienti asmatici e debilitati: si raccomanda di pren dere specifiche precauzioni in pazienti con grave insufficienza respir atoria, in pazienti con asma e con una storia di broncospasmo, nonche' in pazienti debilitati. L'uso della carbocisteina provoca una diminuz ione della viscosita' del muco e un aumento della rimozione del muco, sia attraverso l'attivita' ciliare epiteliale, sia attraverso il rifle sso della tosse. Pertanto, e' previsto un aumento della tosse e dell'e spettorato. L'uso di medicinali antitussivi inibisce il riflesso della tosse e aumenta il rischio di ostruzione delle vie aeree, a causa di un aumento dell'accumulo di muco nelle vie respiratorie. L'uso concomi tante di questo medicinale con medicinali sedativi della tosse e/o med icinali che inibiscono la secrezione bronchiale (ad es. medicinali ant i-muscarinici) non e' raccomandato. LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciropp o con zucchero contiene 6 g di saccarosio per 15 ml di sciroppo (1 mis urino dosatore o 1 cucchiaio). I pazienti affetti da rari problemi ere ditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-ga lattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumer e questo medicinale. Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito. L'eccipiente elisir aromatico di LISOMUCIL TOSSE MUC OLITICO sciroppo con zucchero contiene 200 mg di alcool etilico (etano lo) per dose di 15 ml (un misurino dosatore o un cucchiaio) che e' equ ivalente a 4 mg/kg per dose di 15 ml di sciroppo. La quantita' di alco ol etilico in 15 ml di questo medicinale e' equivalente a meno di 5 ml di birra o 2 ml di vino. La piccola quantita' di alcol in questo medi cinale non produrra' effetti rilevanti. Per chi svolge attivita' sport iva, l'uso di medicinali contenenti alcool etilico puo' determinare po sitivita' ai tests antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive. LISOMUCIL TOSSE MU COLITICO sciroppo con zucchero e LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciroppo s enza zucchero contengono metile para-idrossibenzoato che puo' causare reazioni allergiche (anche ritardate). LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO scir oppo senza zucchero contiene 90 mg di sodio per dose da 15 ml (1 cucch iaio) e 270 mg di sodio per la dose di 3 cucchiai al giorno equivalent e rispettivamente a 4,5% e a 13,5% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. L ISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO sciroppo con zucchero contiene meno di 1 mmo l (23 mg) di sodio per 15 ml di dose, cioe' essenzialmente 'senza sodi o'. Non sono note, allo stato attuale delle conoscenze, incompatibilita' n e' tra la somministrazione della carbocisteina e i piu' comuni farmaci di impiego nella terapia delle affezioni delle vie aeree superiori ed inferiori, ne' con alimenti o test di laboratorio. Gli effetti indesiderati sono elencati in base alla seguente classific azione della frequenza: molto comune (>= 1/10) comune (>= 1/100, < 1/ 10) non comune (>= 1/1000, < 1/100) raro (>= 1/10.000, < 1/1000) mo lto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Disturbi del sistema immunitario. F requenza non nota: reazione anafilattica eruzioni cutanee allergiche, eruzione fissa da farmaci. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, nausea e dolore addominale superiore frequenza non nota: fas tidio epigastrico vomito e sanguinamento gastrointestinale (in tal cas o interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire una terapia idonea). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Fre quenza non nota: dermatite bollosa, sindrome di Steven-Johnson, eritem a multiforme, eruzione tossica cutanea, eruzione cutanea. In tali casi interrompere il trattamento e consultare il medico per istituire una terapia idonea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segna lazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autor izzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitora ggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli oper atori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa so spetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http s://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. LISOMUCIL TOSSE MUCOLITICO e' controindicato in gravidanza e durante l 'allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.3). Non sono dispo nibili dati clinici.

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NIZORAL SHAMPOO FL100G20MG/G

NIZORAL SHAMPOO FL100G20MG/G

€ 20,90

NIZORAL 20 MG/G SHAMPOO Antimicotici per uso dermatologico, derivati dell'imidazolo e del tria zolo. Un grammo di shampoo contiene: ketoconazolo 20,00 mg. Sodio lauril etere solfato lauril semisolfosuccinato bisodico coccoi ldietanolamide laurdimonium idrolizzato (collagene animale) macrogol 120 metilglucosio dioleato profumo imidazolidinilurea acido clorid rico sodio cloruro sodio idrossido eritrosina acqua depurata. Trattamento delle infezioni del cuoio capelluto che implicano il lievi to Malassezia (in precedenza chiamato Pityrosporum), come la dermatite seborroica localizzata e la pityriasis capitis (forfora). Lo shampoo puo' essere usato dagli adulti e dagli adolescenti (12-18 anni). Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. Adulti e adolescenti con piu' di 12 anni. Trattamento della forfora: 2 volte alla settimana per 2-4 settimane. Trattamento della dermatite s eborroica: 2 volte alla settimana per 2-4 settimane. Popolazione pedia trica. Bambini e adolescenti con meno di 12 anni. Non sono stati effet tuati studi clinici volti a valutare la sicurezza e l'efficacia di que sto shampoo negli infanti e nei bambini sotto i 12 anni. Modo di sommi nistrazione. Applicazione topica su cuoio capelluto. Lavare le zone co lpite con lo shampoo e lasciar agire per 3-5 minuti prima di sciacquar e. Di solito, una manciata di shampoo e' sufficiente per un lavaggio. Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C. Durante il trattamento con questo shampoo, se somministrato contempora neamente a un corticosteroide topico, per prevenire l'effetto rebound dopo sospensione di un prolungato trattamento con corticosteroidi topi ci, si raccomanda di continuare l'applicazione di una leggera quantita ' di corticosteroidi riducendola progressivamente fino a sospendere l' applicazione di corticosteroidi in un periodo di 2-3 settimane. Dato l o scarso assorbimento percutaneo del ketoconazolo non sono da aspettar si effetti collaterali sistemici a seguito dell'uso del prodotto, nono stante cio' andranno trattati con molta prudenza i pazienti anziani, q uelli con anamnesi positiva per malattie epatiche e quelli gia' tratta ti in precedenza con griseofulvina, interrompendo il trattamento in ca so si sviluppino segni indicativi di una reazione epatica. L'uso speci e se prolungato del medicinale puo' dare luogo a fenomeni di sensibili zzazione in tal caso e' necessario interrompere il trattamento e cons ultare il medico curante. Evitare il contatto con gli occhi: in tal ca so, sciacquare bene con acqua. Non sono stati effettuati studi di interazione. La sicurezza di questo shampoo e' stata valutata in 2890 soggetti che hanno partecipato a 22 studi clinici. NIZORAL shampoo e' stato sommini strato a livello topico sul cuoio capelluto e/o sulla cute. In base ai dati di sicurezza raccolti durante questi studi clinici, non sono sta te riportate reazioni avverse con incidenza >=1%. Di seguito le reazio ni avverse che sono state rilevate in seguito all'utilizzo di questo s hampoo sia durante gli studi clinici sia durante l'esperienza postmark eting. Le frequenze vengono riportate secondo la seguente classificazi one convenzionale: molto comune (>= 1/10) comune (>= 1/100 e < 1/10) non comune (>= 1/1.000 e = 1/10.000 e

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KETODOL 20CPR 25MG+200MG    -20%

KETODOL 20CPR 25MG+200MG

€ 10,50 € 8,40

KETODOL 25 MG + 200 MG COMPRESSE Farmaci antinfiammatori, antireumatici non steroidei, derivati dell'ac ido propionico, ketoprofene associazioni. Una compressa contiene: principi attivi: nucleo: ketoprofene 25 mg ri vestimento: sucralfato 200 mg. Eccipienti con effetti noti: contiene l attosio e sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragr afo 6.1. Nucleo: lattosio monoidrato, carbossimetilamido sodico (tipo A), povid one, magnesio stearato. Rivestimento: amido di mais, carbossimetilamid o sodico (tipo A), povidone, talco, magnesio stearato, rosso coccinigl ia (E120). Dolori di varia origine e natura (mal di testa, mal di denti, nevralgi e, dolori osteo-articolari e muscolari, dolori mestruali). KETODOL e' controindicato nei pazienti con anamnesi positiva per reazi oni di ipersensibilita', quali broncospasmo, attacchi asmatici, riniti , orticaria o altre reazioni di tipo allergico, al ketoprofene, all'ac ido acetilsalicilico (ASA) o ad altri antinfiammatori non steroidei (F ANS). In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche g ravi, raramente fatali (vedere paragrafo 4.8). KETODOL e' controindica to anche nei seguenti casi: ipersensibilita' ai principi attivi o ad u no qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 in corso di t erapia diuretica intensiva dispepsia cronica gastrite insufficienza renale grave forme gravi di insufficienza epatica (cirrosi epatica, epatiti gravi) porfiria, leucopenia e piastrinopenia soggetti con em orragie in atto diatesi emorragica soggetti con disordini emostatici insufficienza cardiaca grave ulcera peptica attiva o precedenti ana mnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione s toria di sanguinamento o perforazione gastrointestinale conseguenti a precedente terapia con FANS non somministrare durante trattamenti ant ibiotici con tetracicline per evitare formazione di sali complessi con inattivazione dell'antibiotico stesso a contatto col sucralfato. KETO DOL e' inoltre controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza , durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6) ed in eta' pediatrica. Adulti e ragazzi sopra i 15 anni: 1 compressa in dose singola o ripetu ta 2 - 3 volte al giorno, nelle forme dolorose di maggiore intensita'. E' preferibile assumere il prodotto a stomaco pieno (con un bicchiere di acqua). Non superare le dosi consigliate: in particolare i pazient i anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati. La dur ata della terapia dovra' essere limitata al superamento dell'episodio doloroso. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per il periodo piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4.) Popolazioni particolari. Pazienti con insufficienza renale ed anziani: si consiglia di ridurre la dose iniziale e praticare una terapia di m antenimento con la dose minima efficace. Si possono considerare aggius tamenti individualizzati solo dopo aver stabilito la buona tollerabili ta' del farmaco (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con insufficienza epa tica: i pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata devono ess ere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima eff icace (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica: la si curezza e l'efficacia di ketoprofene non sono state studiate nei bambi ni. Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conser vazione. Avvertenze: gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l' uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi seguenti). L'uso concomitante di KETODOL con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2, deve es sere evitato. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastroi ntestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazi one e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazi enti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o pe rforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointes tinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (misoprosto lo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o al tri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestina li (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicita' g astrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsias i sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in part icolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prest ata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumen tare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali , anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono KETODOL il trattamento deve essere sospeso immed iatamente. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere pa ragrafo 4.8). Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketopro fene puo' essere associato ad un elevato rischio di grave tossicita' g astrointestinale, rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (ve dere paragrafi 4.2 e 4.3). Anziani: i pazienti anziani hanno una frequ enza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e p erforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere parag rafo 4.2). Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con l'uso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi di terapia i pazienti sembrano essere a piu' alto rischio: l'ins orgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. KETODOL deve essere interrotto alla prim a comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro seg no di ipersensibilita'. Per evitare eventuali fenomeni di ipersensibil ita' o di fotosensibilizzazione e' consigliabile non esporsi al sole d urante l'uso. Precauzioni. Disfunzione cardiovascolare, renale ed epat ica: si deve monitorare attentamente la funzione renale all'inizio del trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e ne frosi, nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cro nica particolarmente se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene puo' causare una riduzione del flusso ematico renale, c ausata dall'inibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso renale (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). Nei pazienti con tes t di funzionalita' epatica compromessa o con precedenti patologie epat iche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente d urante terapie a lungo termine. Con ketoprofene sono stati segnalati c asi di ittero e epatite. Il prodotto, come tutti i farmaci antinfiamma tori non steroidei, interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologi che. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni, o se ne i mpone l'esclusione dall'uso, allorche' nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, insufficienza epatica da lieve a moderata, et a' avanzata. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: cautela e' ri chiesta nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insuff icienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poiche' in associazio ne al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liqu idi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'u so di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di l unga durata) puo' essere associato ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Non ci so no dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca con gestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferi ca e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ketoprofen e soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono es sere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pa zienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. iperte nsione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). E' stato riportato un a umento del rischio di fibrillazione atriale associato all'uso di FANS. Si puo' verificare iperpotassemia, soprattutto in pazienti con diabet e sottostante, insufficienza renale, e/o in trattamento concomitante c on agenti promotori dell'iperpotassemia (vedere paragrafo 4.5). In que ste circostanze i livelli di potassio devono essere monitorati. Masche ramento dei sintomi di infezioni sottostanti: KETODOL puo' mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trat tamento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunita' e ne lle complicanze batteriche della varicella. Quando KETODOL e' somminis trato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlati a infezione, e' consigliato il monitoraggio dell'infezione. In contesti non ospeda lieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomi persistono o peggiorano. ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE. Altri antinfiammatori non steroidei (inclus i gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2) e salicilati ad alte dosi: e' opportuno non associare KETODOL con acido acetilsalicilico o con altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (inclusi gli inibito ri selettivi delle cicloossigenasi-2): aumento del rischio di ulcere e sanguinamento gastroenterici. Anticoagulanti (eparina e warfarin) e a genti antiaggreganti (per es. ticlopidina, clopidogrel): aumento del r ischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). I FANS possono amplifi care gli effetti degli anticoagulanti come warfarin. Se non e' possibi le evitare la somministrazione concomitante, i pazienti devono essere seguiti attentamente. Litio: rischio di aumentati livelli plasmatici d i litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via di un a ridotta escrezione renale di litio. Dove necessario, i livelli plasm atici di litio dovrebbero essere monitorati con eventuale aggiustament o del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexato a dosi superiori a 15 mg/settimana: aumento del rischio di tossicita' ematolo gica da metotrexato, particolarmente se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/settimana), probabilmente dovuto a spostamento del metotrexato d al legame proteico e a ridotta clearance renale. Nei pazienti gia' in trattamento con ketoprofene e' necessario interrompere la terapia alme no 12 ore prima della somministrazione di metotrexato. Se il ketoprofe ne deve essere somministrato alla fine della terapia con metotrexato, e' necessario attendere 12 ore prima della somministrazione. ASSOCIAZI ONI CHE RICHIEDONO CAUTELA. Farmaci o categorie terapeutiche che posso no promuovere l'iperpotassemia ( ad es. sali di potassio, diuretici ri sparmiatori di potassio, ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II, FANS, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosp orina, tacrolimus, trimetoprim): il verificarsi dell'iperpotassemia pu o' dipendere dalla presenza di cofattori. Il rischio di iperpotassemia e' rafforzato quando i farmaci sopra menzionati sono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 4.5). Corticosteroidi: aumento del ris chio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragraf o 4.4). Diuretici: pazienti che stanno assumendo dei diuretici e, tra questi, pazienti particolarmente disidratati presentano un elevato ris chio di sviluppare insufficienza renale conseguente ad una diminuzione del flusso sanguigno renale causata dall'inibizione delle prostagland ine. Questi pazienti devono essere reidratati prima dell'inizio della co-somministrazione e la loro funzionalita' renale deve essere monitor ata quando inizia il trattamento (vedere paragrafo 4.4). I FANS posson o ridurre l'effetto dei diuretici. ACE-inibitori e antagonisti dell'an giotensina II: in pazienti con funzione renale compromessa (per esempi o pazienti disidratati o pazienti anziani) la co-somministrazione di u n ACE-inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti c he inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare ad un ult eriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibi le insufficienza renale acuta. Queste interazioni devono essere consid erate in pazienti che assumono KETODOL in concomitanza con ACE-inibito ri o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve es sere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I p azienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in co nsiderazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante (vedere paragrafo 4.4). Metotrexato a dosi infer iori a 15 mg/settimana: durante le prime settimane della terapia combi nata deve essere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settiman a. In presenza di alterazioni anche lievi della funzionalita' renale o nei pazienti anziani, il monitoraggio deve essere piu' frequente. Sul foniluree: sono, inoltre, da tenere presenti eventuali interazioni con ipoglicemizzanti orali. Pentossifillina: si determina aumento del ris chio di sanguinamento. E' necessario un monitoraggio clinico piu' atte nto e monitoraggio del tempo di sanguinamento. Tenofovir : la somminis trazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS puo' aum entare il rischio di insufficienza renale. Glicosidi cardioattivi: i F ANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della f iltrazione glomerulare e aumentare i livelli dei glicosidi cardiaci t uttavia, l'interazione farmacocinetica tra ketoprofene e glicosidi car dioattivi non e' stata dimostrata. ASSOCIAZIONI DA CONSIDERARE. Antipe rtensivi (beta-bloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'an giotensina, diuretici): rischio di diminuzione dell'attivita' antiiper tensiva (inibizione della vasodilatazione da prostaglandine causata da i FANS). Trombolitici: aumento del rischio di sanguinamento. Diverse s ostanze sono coinvolte in interazioni dovute al loro effetto antiaggre gante: tirofiban, eptifibatide, abciximab e iloprost. L'uso di diversi farmaci antiaggreganti piastrinici aumenta il rischio di sanguinament o. Probenecid: la somministrazione concomitante di probenecid puo' not evolmente ridurre la clearance plasmatica del ketoprofene. Inibitori s elettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Gemeprost: ridott a efficacia di gemeprost. Dispositivi anticoncezionali intrauterini (I UDs): l'efficacia del dispositivo puo' risultare ridotta con conseguen te gravidanza. Mifepristone: l'efficacia del metodo puo', in via teori ca, ridursi a causa delle proprieta' antiprostaglandiniche dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) inclusa l'aspirina (acido acetil salicilico). Vi sono alcune evidenze che suggeriscono che la somminist razione contemporanea di FANS nel giorno di somministrazione della dos e di prostaglandina non influenza in modo sfavorevole gli effetti del mifepristone e della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sull a contrattilita' uterina e non riduce l'efficacia clinica dell'interru zione medica di gravidanza. Ciclosporina e tacrolimus: il trattamento contemporaneo con i FANS puo' comportare il rischio di maggiore nefrot ossicita' soprattutto nei soggetti anziani. Antibiotici chinolonici: d ati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di con vulsioni associati con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendon o FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare co nvulsioni. Difenilidantoina e sulfamidici: poiche' il legame proteico del ketoprofene e' elevato, puo' essere necessario ridurre il dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministra ti contemporaneamente. Come tutti i medicinali, KETODOL puo' causare effetti indesiderati, se bbene non tutte le persone li manifestino. Gli eventi avversi piu' com unemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificar si ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volt e fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Classif icazione delle frequenze attese: molto comune (>= 1/10) comune (da >= 1/100 a < 1/10) non comune (da >= 1/1000 a < 1/100) raro (da >= 1/1 0000 a < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia dovuta a sanguinamento, leucope nia non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare, ane mia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazioni an afilattiche (compreso shock). Disturbi del metabolismo e della nutrizi one. Non nota: iponatremia, iperpotassemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5 ). Disturbi psichiatrici. Non nota: depressione, allucinazioni, confus ione, alterazioni dell'umore, insonnia. Patologie del sistema nervoso. Non comune: cefalea, capogiri, sonnolenza raro: parestesia, discines ia non nota: meningite asettica, convulsioni, disgeusia. Patologie de ll'occhio. Raro: visione offuscata (vedere paragrafo 4.4). Patologie d ell'orecchio e del labirinto. Raro: tinnito, vertigini. Patologie card iache. Non nota: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpit azioni e tachicardia. Patologie vascolari. Non nota: ipertensione, vas odilatazione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica). Patolog ie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: attacchi d'asma, ede ma della laringe non nota: broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilita' ad acido acetilsalicilico e altri FANS), rin iti, dispnea. Patologie gastrointestinali. Gli eventi avversi piu' com unemente osservati sono di natura gastrointestinale. Comune: dispepsia , nausea, dolore addominale, vomito, gastralgia, pirosi non comune: s tipsi, diarrea, flatulenza, gastrite raro: stomatiti ulcerative, ulce re peptiche, colite non nota: esacerbazione di coliti e del morbo di Crohn, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4), pancreatite, melena, ematemesi. La frequenza e l'entita' di tali effetti risultano sensibi lmente ridotte assumendo il farmaco a stomaco pieno (durante i pasti o insieme al latte). Patologie epatobiliari. Raro: epatiti, aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della bilirubina sierica dovuto a malattie epatiche, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocu taneo. Non comune: esantemi, prurito non nota: fotosensibilizzazione, alopecia, orticaria, angioedema, eritema, reazioni bollose, comprese sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi e santematica acuta generalizzata, dermatiti, eczemi. Patologie renali e urinarie. Non nota: anormalita' nei test della funzionalita' renale, insufficienza renale acuta, nefrite tubulare interstiziale, sindrome n efrosica, disuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sed e di somministrazione. Non comune: edema, affaticamento raro: astenia . Esami diagnostici. Raro: aumento di peso. Studi clinici e dati epide miologici suggeriscono che l'uso dei FANS (specialmente ad alti dosagg i e per trattamenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modes to aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto d el miocardio e ictus) (vedere paragrafo 4.4). Sono stati riportati cas i molto rari di formazione di bezoar associati con la somministrazione di sucralfato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segna lazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autor izzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitora ggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli oper atori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa so spetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http s://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza: l'uso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato. L'inibizione della sintesi di pros taglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo svilupp o embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aum entato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle p rime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardi ache era aumentato da meno dell'1%, fino a circa l'1,5%. E' stato stim ato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negl i animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostagla ndine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post- impianto e di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incid enza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sint esi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante i l primo e il secondo trimestre di gravidanza KETODOL deve essere utili zzato solamente in caso di necessita'. Se KETODOL e' utilizzato da don ne che stanno tentando di avere un bambino o durante il primo e il sec ondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la piu' bassa possib ile e la durata del trattamento la piu' breve possibile. Durante il te rzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di pros taglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) disf unzione renale, che puo' progredire in insufficienza renale con oligoi dramnios la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possib ile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregant e che puo' occorrere anche a dosi molto basse inibizione delle contra zioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. L'u so del farmaco in prossimita' del parto puo' provocare alterazioni del l'emodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. Di conseguenza, ketoprofene e' controindicato dur ante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento: non vi sono infor mazioni disponibili sull'escrezione di ketoprofene nel latte umano. Il ketoprofene non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita': l 'uso dei FANS puo' compromettere la fertilita' femminile e non e' racc omandato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. Nelle donn e che hanno problemi di fertilita' o che sono sottoposte a indagini su lla fertilita' deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento.

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LATTULOSIO EG 66,7% SCIROPPO Lassativi. 100 ml di sciroppo contengono: lattulosio 66,7 g Sodio benzoato. Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipien ti. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stat o di disidratazione. Controindicato nei soggetti affetti da galattosem ia. Generalmente controindicato durante la gravidanza e l'allattamento . Generalmente controindicato in eta' pediatrica. La dose corretta e' quella minima sufficiente a produrre una facile ev acuazione di feci molli. E' consigliabile usare inizialmente le dosi m inime previste. Quando necessario, la dose puo' essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata. Assumere preferibilment e la sera. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente poss ibile e per non piu' di sette giorni. L'uso per periodi di tempo maggi ori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantita' di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l'effetto del medicinale. Adulti: la posologia giornaliera media e' di 10 - 15 g in due somministrazioni. Tale posologia puo' essere raddoppiata o dim ezzata a seconda della risposta individuale o del quadro clinico. Bamb ini: da 2,5 a 10 g/die, anche in unica somministrazione, a seconda del l'eta' e della gravita' del caso. Lattanti: in media 2,5 g al giorno. Il lattulosio viene assorbito in misura molto piccola e non ha alcun v alore calorico. Tuttavia il medicinale contiene, oltre al lattulosio, anche galattosio, lattosio e piccole quantita' di altri zuccheri. Di c io' deve essere tenuto conto nel trattamento dei pazienti diabetici e in pazienti che seguono diete ipocaloriche. Nessuna speciale precauzione per la conservazione. L'abuso di lassativi puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattor i nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzio ni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo t rattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abus o di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti) , puo' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentar e progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle n ormali funzioni intestinali (atonia intestinale). Nei bambini al di so tto dei 12 anni il medicinale puo' essere usato solo dopo aver consult ato il medico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente r ichiede sempre l'intervento del medico per la diagnosi, la prescrizion e dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessita' del lassativo deriva da un improvviso cam biamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteri stiche delle evacuazioni) che duri da piu' di due settimane o quando l 'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Non usare il farmaco se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito. Nei pazienti che presenta no disturbi causati da eccessivo meteorismo intestinale e' opportuno i niziare il trattamento con le dosi minime indicate, tali dosi potranno essere aumentate gradualmente in rapporto alla risposta del paziente. I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell'intestino, e q uindi l'assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneament e per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassati vi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrer e un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo. Agenti antibatterici a largo spettro, somministrati per os contemporaneament e al lattulosio, possono ridurne la degradazione limitando la possibil ita' di acidificazione del contenuto intestinale e di conseguenza l'ef ficacia terapeutica. Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave. Occasionalmente: flatulenza. Meteorismo e crampi addominali, solitamente di lieve entita' recedono spontaneamente dopo i primi giorni di trattamento. In caso contrario e' opportuna una riduzione della dose. Non esistono studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessita', sotto il diretto controllo del medic o, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.

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